Decorazioni naturali come richiede la sfida con qualche lucina artificiale nel cinema dove lavoro✨🎄🥹
Per una volta non sono off topic con la sfida giornaliera!🤣🤣🤣
Vorrei ringraziare @Mingo the Apes perché anche questa volta mi ha permesso di conoscere e sperimentare la cucina di altri paesi, assaporandone il sapore e anche la cultura. Qui la cena di oggi: cavolo rosso con marmellata di ribes, tofu simil pancetta e raggmunk
Quando ero in prima elementare ho creato con la scuola questo bellissimo babbo natale portacandela in Das Terracotta… Da allora lo custodisco gelosamente!
Milano Stazione di Porta Genova
https://www.instagram.com/reel/DSM2KzaiBa2/?igsh=MWJ0bTU3aWxrNjVtOA==
Diciamo che il weekend lo uso per staccarmi dal mondo frenetico di tutti i giorni e vado in montagna. 🏔️ Non so quale sia stato il più lungo, però, ne ho fatti diversi. Mi sto preparando per poter fare alpinismo e andare a "visitare" quei posti più incontaminati per ritrovare la pace interiore.
Albero di Natale in legno!
Le "Scatole di Natale Roma", un progetto di solidarietà che porta regali concreti a chi è in difficoltà.
É carinissimo!
Quando ero piccola con mia mamma moltissime decorazioni le facevamo da noi raccogliendo, pigne, ghiande, muschio, rametti… Tronchi di vario genere…. Pezzi di corteccia staccati dagli alberi, bacche… Lì prendevamo al parco di San Rossore a Pisa oppure nelle gite in montagna… Ho dei bellissimi di ricordi di queste passeggiate… Ci facevamo anche dei piccoli regalini per i nostri vicini di casa… Che non sempre gradivamo… Erano vicini un po' scortesi…. A parte i ricordi ora non ho molto tempo di farle da me e quindi dato che non compro decorazioni riuso quelle vecchie… Anzi le restauro…. In particolare questa che ogni anno mi adopero a risistemare e ri-incollare.. è una di quelle fatte da mia madre.. una decina di anni fa… Tutta vegetale eccetto alcune palline piccole.
13 Dicembre – Decorazioni che arrivano dalla natura La natura offre tutto ciò che serve per creare addobbi semplici, belli e rispettosi dell’ambiente. Oggi ho scelto di rallentare e creare qualcosa con ciò che avevo già intorno a me.
🌿 La mia missione di oggi: Ho realizzato un addobbo natalizio utilizzando materiali naturali: pigne raccolte durante una passeggiata, rametti, foglie secche e un po’ di carta riciclata. Nessuna plastica, solo elementi che possono tornare alla terra senza lasciare traccia.
✨ Perché conta: Scegliere materiali naturali e biodegradabili aiuta a evitare la produzione di microplastiche e ci ricorda che la bellezza può essere semplice, imperfetta e temporanea.
📸 Ecco il mio addobbo naturale di oggi — piccolo, essenziale e sostenibile.
Era il 13 Dicembre 22 quando abbiamo raggiunto un importante traguardo: aiutare le scuole di Prato a pulire il loro quartiere.
È stato il mio primo obiettivo! Quanti ne sono seguiti poi!
Chissà come è andata? E ora dopo tre anni cosa resta di quella bellissima iniziativa?
Il nostro puntale per l'albero grande avrebbe dovuto essere un puntale provvisorio in attesa di acquistarne uno "vero". In realtà poi ci siamo affezionati e per una scusa o l'altra è il suo ottavo Natale! 😄
Quest'anno abbiamo proprio aggiunto devorazioni naturali all'albero anziché acquistare nuove palline
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Li sono subito
Riscattati subito. In donazione 😉
MAD as Making a Difference! A special box linked to one of the areas of impact of the app containing surprises, sustainable products or discounts made available by greenApes and its partners, to help you lead a more sustainable lifestyle.
Sono riuscita ad arrivare alla MAD box questa stagione… Sono veramente molto contenta!
A proposito della giornata mondiale dei Diritti Umani che @MartinaNoor ci ha ricordato ponendo l'accento sul fatto che non si può distinguere tra ecologia, ambientalismo, giustizia sociale, economica… Perché sono le facce della medesima medaglia e non possono procedere disgiuntamente… Vi propongo questo articolo di Repubblica che parla di un documentario "Choose Earth" realizzato da Anne de Carbuccia. Ancora non l'ho visto ma lo andrò a cercare… E poi vi dirò. Qualcuno di voi ha avuto l'opportunità di vederlo? Dall' articolo di Repubblica sembra molto interessante perché pone l'attenzione su tutti quegli eroi silenziosi che spesso non fanno notizia, purtroppo, e agiscono come protettori del Pianeta.
https://www.repubblica.it/green-and-blue/2025/12/06/news/anne_de_corbuccia_choose_earth-425018936/
AVVENTO SOSTENIBILE GIORNO 9
𝑹𝒂𝒗𝒊𝒐𝒍𝒊 𝒅𝒊 𝒃𝒐𝒓𝒓𝒂𝒈𝒊𝒏𝒆 𝒗𝒆𝒈𝒂𝒏𝒊!
Di per sé la cucina ligure delle feste, e quella genovese in particolare, non è 100% onnivora, pur essendo in gran parte a base di pesce o prodotti ittici in generale, in quanto difficilmente è totalmente basata sulla carne. Basti pensare al cappon magro, che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non contiene un grammo del noto pollo castrato, bensì pesce bianco e abbondanti verdure! 😅 Si definisce “cappon” ma si tratta dello scorfano rosso (dalle qualità organolettiche simili al pennuto da cortile, da lì il titolo della ricetta), che essendo magari difficile da trovare viene comunemente sostituito da ombrina, merluzzo, nasello, branzino, orata o polpo, a seconda delle preferenze o di cosa si trova in pescheria.
Ma non è del cappon magro che presento la ricetta.
Ho infatti trovato una ricetta molto interessante dei ravioli di borragine, di fatto vegani, perché SENZA CARNE né prosciutto né mortadella nel ripieno, e SENZA UOVA nella pasta!
Cosa più unica che rara, posto che la tradizione genovese per il pranzo di Natale prevede i classici ravioli “a u tuccu” come immancabile primo piatto… La tradizione genovese, non la mia! 😆 Non ho mai fatto il tuccu infatti, e nemmeno mia mamma, che ha dovuto imparare molti piatti genovesi da mia nonna paterna buonanima, ma questo no. Il ragù vabbè, ma cuocere tre ore un pezzo di carne sino a farlo disfare anche no!
Vi metto la schermata della ricetta dei ravioli come allegato, perché non riesco a fare copia e incolla del testo dal cellulare.
🥹🙏🏼✨Sono sicuro ci siano tantissime associazioni locali e non, attive alle Cure ma io torno a parlavi di un evento che ho coordinato recentemente e che dimostra perfettamente come la cittadinanza attiva posso rimboccarsi la maniche per il bene di tutti.
Con Plastic Free abbiamo pulito il parcheggio davanti casa da circa 200kg di rifiuti abbandonati e talvolta nascosti😖
complimenti a voi tutti
L'Alce: Bisogni Essenziali e Ruolo Ecologico. L'alce è un animale che ha bisogno di un ambiente specifico per prosperare, e allo stesso tempo, svolge una funzione vitale nel mantenimento dell'equilibrio naturale. Per vivere bene, l'alce ha bisogno di: Essendo un erbivoro, l'alce richiede una dieta ricca e diversificata che cambia con le stagioni. Necessita di: Foglie, Rametti e Cortecce durante tutto l'anno. Vegetazione Acquatica (alghe, piante di palude), che è fondamentale per la sua nutrizione. Germogli freschi e Piante Erbacee disponibili soprattutto in primavera ed estate. L'alce è solitario per gran parte dell’anno, il che implica la necessità di vaste aree di habitat dove possa muoversi indisturbato. Ha bisogno di poter utilizzare le sue vocalizzazioni (fischi, grugniti, richiami) per comunicare, specialmente per i rituali di accoppiamento. Deve avere un ambiente in cui i maschi possano diventare occasionalmente territoriali e combattivi durante la stagione degli accoppiamenti senza minacce esterne. L'alce non è solo un consumatore, ma anche un attore ecologico cruciale che modella attivamente il suo habitat: La sua attività di foraggiamento (il continuo consumo di piante) è essenziale. Questo consumo crea spazi aperti all'interno delle foreste, rendendo l'habitat disponibile per altre specie che non potrebbero prosperare in una vegetazione troppo fitta. Attraverso il consumo di piante acquatiche, l'alce aiuta a mantenere i complessi ecosistemi lacustri sani e bilanciati, prevenendo la crescita eccessiva di alghe e vegetazione di palude. In sintesi, l'alce è fondamentale per la biodiversità e la salute delle foreste boreali e degli specchi d'acqua in cui vive. fonte: https://naturx.it/animali/lalce-gigante-della-natura-e-simbolo-di-forza-e-resilienza/?amp=1 foto dx https://imieianimali.it foto sx alce autoprodotto
Ve lo ho già raccontato degli schiaccianoci che abbiamo creato a scuola e che sono esposti al villaggio di Natale Conegliano … venerdì prossimo andrò ad ammirarli e non vedo l'ora!!
Francamente nel mio quartiere non conosco un'associazione in particolare, cercherò di informarmi… Forse @Andrea Campinoti ne conosce qualcuna qui del quartiere. Però mi piace seguire e quando posso partecipare alle attività del Centro La Pira che si occupa di fornire assistenza, sanitaria, legale ecc… aiuto agli studenti provenienti da fuori dell'Europa con una particolare attenzione a quelli che provengo da zone di guerra. Ecco in foto l'ultima iniziativa per queste festività…
Ci sono le Curandaie che é uno spazio per coworking dove si svolgono attività per la terza età, workshop e il mercoledì ospita anche il ritiro dell'Alveare😚
La flora dei massicci montuosi scandinavi è unica. Gli alberi si trovano prevalentemente nelle profonde valli principali, spesso agricole all'inizio, mentre le valli laterali sono ricche di arbusti. Sui pendii, le foreste storicamente gestite lasciano il posto ai boschi originali, dominati dal pino silvestre e dalla betulla pubescente. Tra i 600 e gli 800 metri (limiti variabili in base all'esposizione), troviamo i boschi di betulla montana. Al di sopra si estende la macchia alpina, faticosa da attraversare ma vitalissima! Ospita diverse varietà di salice, betulle nane e ginepri. In estate, con quasi 24 ore di luce, le foglie e gli amenti nutrono una miriade di insetti, che a loro volta sostengono i passeriformi migratori. Curiosità: l'identificazione dei salici è difficile per via dei numerosi ibridi che formano incrociandosi regolarmente. Una specie particolarmente interessante, specialmente in vista del periodo natalizio, è l'abete rosso norvegese. Questi abeti non sono così diffusi come il pino nelle valli circostanti e sono quasi sempre introdotti o rinselvatichiti. Si trovano fino a 500 metri di quota e possono vivere fino a 200 anni. I fiori maschili giallo-viola e le pigne femminili erette viola compaiono a maggio. Queste pigne viola vengono fecondate e, entro ottobre, diventano mature, marroni, lunghe 12 cm. I semi contenuti nelle pigne vengono persi e dispersi dal vento l'anno successivo. Tratto da: https://scandinavianmountains.com/flora-fauna/trees-shrubs/index.htm
Barbagianni: storia di un nome Per secoli non c’è stata una distinzione molto netta fra i barbagianni e gli altri rapaci notturni, tanto che in molte lingue (soprattutto nell’inglese, che usa il generico owl), non esiste un termine specifico per indicarli. La loro classificazione individuale risale al 1769 e si deve al naturalista tirolese Giovanni Antonio Scopoli, che nelle sue Anni Historico-Naturales attribuisce loro il nome scientifico di Strix alba. Studi condotti nei secoli successivi portarono alla differenziazione dei vari generi dei rapaci, dimostrando che i gufi comuni (del genere Strix) sono ben distinti dai barbagianni, i quali finiscono in una nuova categoria denominata Tyto (dalla parola onomatopeica greca per dire “gufo”, τυτώ) con l’attributo alba (dal latino “bianco”) per via del piumaggio candido. Ancora più travagliata è l’origine del nome comune barbagianni, la cui etimologia è tuttora incerta. L’ipotesi più probabile è che l’espressione sia un composto derivante dal latino barba, “peluria”, e gena, “gote”, in riferimento alle piccole piume sparse attorno agli occhi di questi uccelli. https://www.lipu.it/news/verita-e-leggende-sul-barbagianni
Il negozio equosolidale qui vicino ha organizzato una vendita speciale di panettoni a sostegno di un progetto di accoglienza, domenica c'è una raccolta di giocattoli che poi saranno regalati organizzata da un'associazione di volontariato, le iniziative non mancano!
Ieri è stata la Giornata Internazionale della Montagna
Un po' mi é dispiaciuto non poter essere andata in montagna a fare un bel trekking rilassante ma essere dovuta andare a scuola (a perdere del tempo perché abbiamo avuto 4 ore buche).
Comunque sia per me la montagna é un posto in cui ritrovo silenzio (sia interiore che esteriore), riposo, un rifugio sicuro (anche se sicura non è). L'amore per la montagna e il trekking mi ha portato a conoscere una nuova passione ovvero l'arrampicata.
Dopo l'infortunio alla caviglia credevo non mi sarei più ripresa fisicamente e mentalmente per fare sport, e invece è arrivata la montagna, in silenzio e mi ha sussurrato di rialzarmi e vivere. Vivere veramente, non sopravvivere come ho fatto per tanti anni. "Lo studente deve essere sempre performante" oppure "L'atleta deve allenarsi almeno 4 ore a settimana per essere sufficientemente preparato e performante"…. Ma io mi ero rotta di queste imposizioni.
Certo, la boxe mi ha insegnato la disciplina, ma la montagna mi ha insegnato la resilienza e la resistenza… Cose non da poco.
Senza la montagna non saprei come avrei fatto, per questo la ringrazio tutti i giorni per quello che fa anche se non lo saprà mai.
Viva la montagna, sempre. 🏔️
🎄 12 Dicembre – Coltivare sostenibilità… insieme! 🌱✨
La sostenibilità cresce quando nasce dalle nostre comunità. Oggi voglio condividere un luogo speciale della mia città: Spazio Oltre, un’associazione che durante il periodo natalizio organizza attività sostenibili come swap, laboratori creativi, workshop e incontri dedicati al riuso e alla consapevolezza.
È uno di quei posti che ti fa sentire parte di qualcosa: qui le persone si incontrano, imparano, creano e scoprono nuovi modi per vivere il Natale in modo più responsabile. Partecipare a iniziative così non solo riduce l’impatto ambientale, ma aumenta il senso di comunità, portando le persone a riavvicinarsi al proprio territorio ✨
Siccome la compagna di mio padre usa molto queste cose che a casa mia non usiamo le ho preparato una sportina piena di prodotti (scaduti da poco) che sono sicura apprezzerà!
Il comune dove abita mio papà (Pianoro) organizza tantissime attività, tra cui questa. I trekking nella sua zona non mancano, infatti spesso queste attività sono trekking
AVVENTO SOSTENIBILE GIORNO 8
PER CHI HA LA PAZIENZA DI LEGGERE.. Penso sia un bel racconto ☺️
Quando ho letto il contenuto di questa sfida non mi ci è voluto molto per focalizzarmi sull’albero di Natale della mia vita che piú potesse rappresentare un'idea di sostenibilità… Il problema è che cercarne un’immagine (che non ero certa di avere!) mi ha stretto il cuore, sfogliando libretti portafoto con istantanee di tante persone che non ci sono più, soprattutto mio Papà buonanima 😭💔
Avrei potuto benissimo scegliere l'unica fotografia degli anni ‘80 con un particolare albero atipico, di quando mia sorella ed io eravamo bambine (ci siamo entrambe nella foto che non vedrete, e dato che il protagonista deve essere la pianta ho evitato 😁). Dico “atipico” perché mio Papà, amante dell’ambiente com’era, non sradicava alcun abete, bensì recuperava qua e là un tot di rami nel nostro scosceso bosco (ai miei avi erano capitati terreni nelle zone più scomode da raggiungere e in versanti male esposti 😅). Quindi li legava tra loro come riusciva e li faceva stare in piedi in un secchio o vaso con pietre o terra; dopo l’Epifania ovviamente il tutto veniva riciclato in modo naturale (compostaggio, se non addirittura fatto seccare e utilizzato a tempo debito come legnetti da ardere, sebbene l’abete o il pino non siano graditi ai tubi delle stufe casalinghe, e soprattutto agli spazzacamini).
Oppure avrei potuto pubblicare l’immagine di uno dei (piccoli) abeti che dai primi anni 2000, sino a Natale 2008, prendevamo da Ikea per poi riportarlo dopo le feste, così che potesse essere avviato al compostaggio; ma volevo individuare qualcosa di particolare…
Ed ecco perché vi presento la soluzione più sostenibile fra quelle sperimentate dalla mia famiglia d’origine in 31 anni di mia vita: l'addobbo (molto sobrio, fin troppo!) di un albero vero, nel giardino sotto casa, senza nemmeno luminarie ma solo con palline e festoni, naturalmente recuperate e riutilizzate in seguito 🎄💚
Correva l’anno 2000, Dicembre 2000 🥲
Nella foto che vedete c’è un qualcosa di più che rendeva quell’albero particolare… La galaverna! Non so se si noti nella foto, ma se i rami vi sembrassero cadenti è perché erano appesantiti dai candelotti di ghiaccio di un importante gelicidio che ci fu durante le feste, anche a cavallo dell’anno nuovo 🥶
Allora sì che il meteo ci regalava dei veri inverni…
Ma c’è un altro motivo per cui tengo particolarmente a questa foto: mostra la thuja del cortile della mia casa familiare (in particolare una Thuja occidentalis, o Cedro bianco), la cupressacea che un’amica di mia mamma le regaló una trentina di anni fa, appunto, e che mio papà interró 🌿🌲
E sì @MartinaNoor, so cosa stai pensando 😊 È proprio l’albero (ora alto più del tetto della casa bifamiliare) che mio zio Lino (da me definito Vercingetorige) qualche settimana ha menomato, eliminando (senza chiedere alcun parere) buona metà dei rami partendo dal basso… 🙈
Sono felice di aver trovato questa foto 😍 Mi ha acceso bellissimi ricordi anche se con tanta nostalgia, anche. 🥺🥲
Milàn l'è un gran Milàn: nel web ci sono vari indirizzi per uno swap.
Questo è uno:
https://www.instagram.com/swapinthecitymilano /
Nella mia zona (periferia est) c'è il mercatino ogni sabato, mentre la Parrocchia organizza la tradizionale pesca di beneficenza e il mercatino solidale nella Chiesa Antica.
Questo anche nei paesi limitrofi: cartelli informativi o semplicemente il passaparola danno il loro contributo. Bisogna solo prestare attenzione!
Anche quest'anno mi sono iscritta a Veganuary! Vi lascio il link qui, magari può essere comodo: https://veganuary.essereanimali.org/
Questo è il nostro alberello piccolo che ha compiuto 11 anni. 🥳 Abbiamo iniziato a scrivere dei pensieri sulle palline appena comprato, poi di anno in anno le frasi si sono moltiplicate e questo è il primo anno in cui anche nostra figlia si è firmata, con sua estrema soddisfazione. L'anno scorso il puntale è caduto, per fortuna si è staccata solo una parte della base quindi risulta più corto ma ancora perfettamente utilizzabile. 💪🏻
che bella tradizione 😍
grazie per la condivisione! (“obiettivo” si scrive con una sola B 😉)
Ottimo post! 👏 Hai riassunto molto bene la situazione attuale: la domanda energetica cresce, l'UE sta lavorando duramente, ma il divario rispetto agli obiettivi 2030 resta significativo. Interessante anche il confronto tra Parsi: Irlanda e Austria stanno correndo più degli altri, mentre nel complesso la riduzione dell'8,1% è ancora lontana dall'11,7% prefissato.
📵 La mia ora hygge senza notifiche
Oggi ho dedicato un’ora intera solo a me, senza suoni, vibrazioni o schermi. Ho messo il telefono in modalità aereo e sono uscita a fare una camminata lenta. L’aria fresca, i piccoli rumori della natura e il ritmo dei miei passi mi hanno riportato nel qui e ora.
A un certo punto mi sono fermata su una panchina, semplicemente a osservare: le persone che passavano, il cielo che cambiava colore, i dettagli che normalmente mi sfuggono. È incredibile quanta pace si ritrovi quando si lascia che il mondo digitale resti in pausa per un momento.
Quest’ora offline mi ha fatto respirare più a fondo, rallentare e ricordarmi che il presente è il luogo più prezioso da abitare.
🌱 Consiglio sostenibile: meno tempo online significa meno consumo di server… e più energia per la vita reale.
Questa è una piccola sfida che vinco alla grande, rido!✨
Per quanto riguarda le luci natalizie, in casa abbiamo solo quelle poste sull'albero che mettiamo per "completezza" ma che accendiamo - se ci va - solo durante qualche cena domenicale. Altrimenti, l'albero di Natale resta sempre spento!🎄
A prima vista sembra una pallina scintillante di Natale? Sorpresa! È la cuccia del nostro Speedy, che adora farsi illuminare dalle sue lucine lampeggianti. Si posiziona sempre con il musetto fuori per godersele al meglio! Per quanto riguarda l'esterno, ho ridotto le luminarie (visto che alcune si sono rotte) e installato dei pratici temporizzatori per risparmiare energia.
Messaggio del Mercato Contadino Perugia di Campagna Amica. 💛La cucina italiana non è solo cibo: è cultura, storia, memoria, famiglia. 📌Domani, dalle 11:00 alle 12:30, al Mercato Contadino Perugia celebriamo il suo riconoscimento come patrimonio UNESCO, con un percorso dedicato ai sapori e alle tradizioni che ci uniscono. 🇮🇹Un appuntamento per scoprire, assaggiare, imparare e sentirci parte di qualcosa che appartiene a tutti noi.
Vi aspettiamo!