Il senso del Natale in questo regalo…non nel regalo in sè, ma in una delle mie migliori amiche che, mentre disincentivo chiunque a venire a trovarmi in ospedale visto che è il periodo natalizio e c'è di meglio da poter fare (oltre al fatto che non è il luogo più salubre al mondo) ieri è venuta lo stesso dicendo "appunto perchè è Natale! E che passi Natale da sola in ospedale?" P.s. Il regalo comunque è stato graditissimo ☺️
Auguri di pronta guarigione. Questi sono i momenti in cui si riconoscono le amiche vere.
Questo sì che è il vero spirito del Natale ❤️ Le persone che scelgono di esserci, anche quando dici “non serve”, sono il regalo più grande. Un abbraccio enorme a te e alla tua amica: che il calore che ti ha portato torni indietro moltiplicato ✨🎄
Pensiero banale ma non troppo…sto passando il Natale in ospedale a causa di una influenza degenerata in polmonite, per fortuna i miei hanno insistito per farmi andare al PS perché io mi sentivo meglio e invece ero grave (e sono usciti fuori altri problemi ai bronchi che devo approfondire). Quello a cui penso è che non ho avuto nessun "pensiero illuminante" perchè per fortuna sono una persona che si rende conto di ciò che è importante e di ciò che mi manca… è stato brutto non poter trascorrere il Natale con mio figlio, è brutto essermi persa (sono malata dal 10 e ricoverata dal 22) tutta la gioia pre natalizia, le luci e lo stare insieme, è brutto l'essermi dovuta fermare, lontana dalla bici le escursioni le visite nei borghi … è brutto anche stare lontana dai miei bimbi in asilo (anche se io mi ammalo sempre proprio per il mio lavoro 😅). Queste sono fortune a cui faccio caso sempre, cose per cui cerco sempre di trovare il tempo, e penso che sia triste che ci siano situazioni talmente frenetiche che solo la malattia ci fa rendere conto di ciò che è davvero importante. Ci dicamo sempre godiamoci il tempo di qualità e poi invece lasciamo sfuggire il bello… Dai balconi qui la veduta è triste, parcheggio cantiere e solo un pezzetto di montagna…ogni tanto riesco ad affacciarmi al giardinetto, un pochino di verde illuminato può mettere gioia 🥰
Rimettiti presto :)
Nella mia letterina per Babbo Natale; mi fa piacere che una parte dei proventi vada all'Emergency
Natale strano questo. Non riesco a essere del tutto serena sapendo che ci sono persone che stanno soffrendo così tanto. Temo che siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Niente sarà più lo stesso dopo quest anno.
condivido il tuo punto di vista e quello di @CAROTA perché, anche se i genocidi esistevano anche prima, ormai non c'è più la scusa del non essere informati. Succede tutto in diretta. Oggi mio marito ha visto la notizia della barca partita dalla Tunisia con 117 persone a bordo, 1 sopravvissuto. Pensare che c'è gente che gioisce della notizia è raggelante.
Il mio Natale abita qui nella Giungla, dove l’autenticità vince sui regali. Come credente, ne sento il valore spirituale, ma capisco chi si distacca da una festa oggi troppo cara e consumistica. Il vero senso non sta nei riti vuoti, ma nei gesti concreti di amore per il Creato. Non serve essere credenti per praticare la gentilezza: conta l'impatto delle nostre scelte. Nella nostra community ci unisce l'impegno di trasformare le intenzioni in realtà. Auguro a tutti un Natale di vera umanità, oltre ogni etichetta.
AVVENTO SOSTENIBILE GIORNO 21 (sfida persa perché inutilizzabile…): un momento di riflessione
Care scimmiette, caro @MingoTheApe, BUON NATALE 👼🎄🥰
Mi dispiace di non avervi scritto prima, ma ieri (intendo la vigilia, il 24, perché ho iniziato a scrivere questo post prima della mezzanotte del 25 anche se lo sto concludendo alle due di notte e quindi è già il 26 😓) ho avuto una giornata particolarmente impegnativa e non potevo proprio trovare la calma necessaria per farlo. Ma spero di essere ancora in tempo, anche oggi (il 26) è un giorno festivo 😊
Che dire…
È proprio vero che nulla avviene per caso, e se ero abbastanza contrariata per la prematura sparizione delle sfide del Calendario dei giorni dal 21 al 24 (peccato, le avrei gradite attive almeno sino a Sabato!), la verità è che solo al termine di questo Natale 2025 ho tutti gli elementi per raccontarvi qualcosa su “un gesto, un’abitudine o una scelta che ha reso il mio Dicembre più autentico”, per copiare dal contenuto della sfida di cui avevo fortunatamente fatto schermata appena vista, perché altrimenti non ricorderei nemmeno l’argomento!
È soprattutto fra il pomeriggio del 24 e la mattina di Natale che mi sono imposta di fermarmi un attimo per vivere questo periodo con più consapevolezza… E, vi giuro, forse è la prima volta nella mia vita che accade!
Ebbene, la mia riflessione è questa: in queste giornate concitate e per molti versi faticose (anche mentalmente), ho sempre voluto dare spazio a più rapporti umani ed evitare il più possibile frenesia, fretta, confusione, agitazione, ecc., ma allo stesso tempo riuscire a fare tutto… Ce l’ho fatta solo togliendo molte ore al sonno, ma non importa, recupererò nei prossimi giorni 😀 Per riuscirci ho iniziato un paio di settimane fa a riordinare il grosso del marasma che ho in casa e a fare un minimo di piccole pulizie “di fino”, in modo da non trovarmele sulla schiena gli ultimi due giorni. Così, incredibilmente, la vigilia ho addirittura potuto assentarmi per un paio d’ore nel pomeriggio (dopo aver svolto le faccende domestiche, nelle quali grazie a Dio mi ha aiutata come sempre il mio splendido marito) per occuparmi di una fondamentale commissione e andare da mia mamma, cosa che non avrei mai detto di poter fare!
Ora mi butto a letto, in pace con me stessa 🥲
Natale mi ricorda che la felicità non ha bisogno di grandi gesti: nasce nel tempo condiviso, negli sguardi, nella semplice presenza. A volte basta davvero stare insieme.
La mia priorità è ridurre i rifiuti, soprattutto quelli domestici, puntando su riuso, sfuso e scelte più attente nella quotidianità.
IEsistono oggetti che non si limitano a occupare uno spazio, ma custodiscono il tempo. Nella vecchia toeletta dei miei nonni, tra tubetti di medicine e i ricordi di una vita intera, prima del restauro si nascondeva un piccolo cimelio che viene da molto lontano. La storia di questo oggetto inizia tra le onde dell'Atlantico. Mio nonno lo acquistò in America e lo portò con sé al suo ritorno, ricordo tangibile di un viaggio che oggi sembra leggenda. Sapete come arrivò a New York nel 1913? A bordo della RMS Olympic, la nave gemella del Titanic. Mentre quel gigante d'acciaio solcava l'oceano, questo rasoio da barba era con lui: testimone di speranze, di fatiche e del desiderio di tornare a casa. ♻️ Perché è un oggetto "sostenibile"?Oggi viviamo nell'epoca dell'usa e getta, ma questo rasoio sfida il tempo: È fatto per durare: Acciaio e design pensati per attraversare i secoli. È una scelta d'amore: Prendersene cura significa onorare chi lo ha posseduto prima di me. Riduce l'impatto: Pensate a quante migliaia di rasoi in plastica ha "risparmiato" all'ambiente restando fedele alla sua funzione per oltre cent'anni. Usarlo oggi (non ci ho mai provato!), o meglio, custodirlo con cura nella stessa toeletta dove lo riponeva mio nonno, è un atto di resistenza contro il consumismo sfrenato. È il mio modo per ricordare che ciò che dura ha un valore speciale. Prolungare la vita degli oggetti non è solo un gesto nostalgico, ma una delle azioni più potenti che possiamo fare per il pianeta. Ogni volta che scegliamo di non buttare, stiamo salvando il futuro.
Che storia meravigliosa. Non è solo un oggetto, è un ponte tra generazioni, un testimone silenzioso che ha attraversato oceani e tempo. In un’epoca in cui tutto è veloce e sostituibile, questo rasoio ci ricorda che la vera sostenibilità nasce dalla durata, dalla cura e dal rispetto per ciò che già esiste. Custodirlo è un gesto potente: non di nostalgia, ma di consapevolezza. Forse il futuro si salva anche così, scegliendo di dare valore a ciò che ha già vissuto una lunga storia.
E' Natale, dimentichiamo tutto. Solitamente anche le guerre si fermano. The war is over.
Durante tutto l'anno molte persone danno il meglio di se stesse per "superare" gli altri, ma oggi c'è la tregua. Accettiamo le offerte di pace da un amico, da un collega, da un parente. Oggi tutto è annullato. Imagine all the people live in peace.
Come fai ad augurare Buon Natale a chi ti ha offeso o tradito o derubato? Per me è molto difficile: domani come sarà?
Poi mi guardo in giro e vedo che il mondo è un mosaico dai mille colori: l'onestà, la lealtà, la bontà e l'amore ci sono ancora. La speranza di migliorare non è esaurita. Certo ci vuole costanza e pazienza, anche da parte mia.
Parole che fanno riflettere. È vero: il perdono non è semplice e a volte un “Buon Natale” pesa più di mille spiegazioni. Però forse questa tregua, anche solo per un giorno, serve proprio a ricordarci che possiamo scegliere di non restare prigionieri del rancore. Il mondo è davvero un mosaico imperfetto ma vivo, e finché riusciamo a riconoscere quei colori — anche quando sembrano sbiaditi — la speranza resta. Buon Natale, con la fatica e il coraggio che questo augurio porta con sé. 🎄
Ho cambiato farina! Ho scelto di usare una farina a km 0, prodotta nel nostro territorio e ottenuta interamente da fonti energetiche rinnovabili. È una scelta che mi fa sentire bene: non è solo una questione di sapore, ma di rispetto per la terra e per chi la lavora vicino a noi. Sostenere la filiera corta significa accorciare le distanze tra il campo e la tavola, riducendo l'inquinamento e riscoprendo grani che sanno ancora di casa. La vigilia di Natale, con questa nuova farina, ho fatto tredici… proprio tredici filoni di pane! Pane senza sale, come vuole la nostra tradizione. Ma tornando a noi, questa volta è andata bene, anche se il pane quasi non entrava nel forno a legna: avendo fatto i filoni leggermente più piccoli e non avendo preparato le solite schiacciate, mi sono ritrovato con due file in più rispetto al solito.