🎄 8 Dicembre – La storia del mio albero di Natale Oggi celebriamo una delle tradizioni più amate di questo periodo: l’albero di Natale. Ogni albero ha una storia diversa… e questa è la mia. 🌲✨
💚 Quando l’ho scelto: Ho scelto il mio albero qualche anno fa, in un piccolo vivaio locale, proprio l’8 dicembre. Cercavo un albero che fosse bello, sì… ma anche sostenibile. È stato amore alla prima vista: semplice, profumato, “vero” nel senso più autentico.
📍 Da dove arriva: Proviene da un coltivatore della mia zona, che gestisce il terreno in modo responsabile e che ogni anno ripianta più alberi di quanti ne venda. Una piccola filiera locale, fatta di cura e stagionalità.
🌱 Perché questo albero: Ho scelto un albero vero perché, se coltivato localmente e poi ricompostato o ripiantato, ha un’impronta ambientale più bassa rispetto alla maggior parte degli alberi sintetici. E ogni anno, quando lo preparo, sento che sto portando in casa un pezzo di natura… non plastica.
🎁 Mini curiosità: Un albero vero, se locale e gestito in modo sostenibile, può avere un impatto ambientale minore rispetto agli alberi finti che durano per anni… ma che spesso finiscono nei rifiuti.
📸 Ecco il mio albero — condivido la sua foto con orgoglio (e magari entra anche nel contest!)
Non avendo ancora avuto l'opportunità di ammirare l'aurora boreale di persona, ho deciso di immergermi nel mondo affascinante dei suoi miti e delle sue leggende. Tutte le storie erano belle e stimolanti, ma, come spesso accade quando si cerca, ho trovato qualcosa di inaspettato: il primo resoconto storicamente accurato e non mitologico dell'Aurora Boreale. Si tratta del "King's Mirror" (Kongespeil), un codice etico norvegese risalente al 1250 circa. A differenza delle credenze superstiziose dell'Europa centrale, questo testo, estremamente sobrio e concreto, descrive le aurore come fenomeni naturali (ancora inspiegati) chiamandole Nordurljos (Luci del Nord). La descrizione è vivida: «… appare come la fiamma di un fuoco intenso visto da lontano. Strali appuntiti di disuguale e variabilissima grandezza dardeggiano verso l'alto nell'aria, così che ora l'uno ora l'altro è il più alto, e la luce ondeggia come una vampata splendente… e talvolta sembra sprigionare scintille come un ferro incandescente estratto dalla forgia. Come la notte termina e si avvicina l'alba, incomincia a impallidire e scompare quando prorompe il giorno… Noi non sappiamo nulla della natura delle Luci del Nord, ma l'uomo saggio propone idee e semplici congetture, e crede solo in ciò che è comune e probabile (e qui seguono una serie di teorie basate sul fatto che le luci del nord sono più comuni in alcuni luoghi che in altri)..». Tratto da: https://ilcrepuscolo.altervista.org/ Foto: https://travel.thewom.it/content/uploads/sites/4/2021/11/GettyImages-1278376286.jpg
Quest'anno non abbiamo ancora fatto l'albero e adesso fuori è buio quindi non posso fotografarvi l'alberello che addobberemo quest'anno, metterò una foto più in là. L'albero che avevamo usato l'anno scorso è morto, lo avevamo da molti anni (più di cinque di sicuro) ed è finito nel compost. Per quest'anno abbiamo deciso di addobbare un alberello piccolino che mettevamo sempre fuori dalla finestra della mia camera, sarà molto più piccolo del precedente ma non volevamo comprarne un altro 🌲
Quando fuori fa freddo, il salotto è il posto più accogliente che ci sia. Il caminetto acceso è perfetto per questo: non solo scalda tutto l'ambiente, ma mi regala una vera e propria pausa dalla giornata. Adoro il profumo della legna, il suono del fuoco che scoppietta piano e la luce calda e morbida che rende ogni cosa più dolce. Sono i momenti in cui apprezzo di più le cose semplici della vita. Qui non c'è nessuna fretta, solo tanta calma e un profondo senso di benessere. Mi siedo comodo, respiro a fondo e mi lascio avvolgere dal calore. Questo è il mio rifugio, il mio promemoria personale per rallentare. Cosa c'è di più Hygge di così?
L'altro giorno in dispensa ho visto un pacco di piselli decorticati e, dopo molto tempo, ho deciso di provare ad auto produrre il tempeh! Non l'avevo mai fatto di piselli, l'aspetto è ottimo a pranzo lo assaggiamo
Oggi una passeggiata nel meraviglioso parco della Reggia…mi piace vivere questo posto in compagnia: ogni tanto vado con una delle mie più care amiche e tra i km di camminata escono fuori fiumi di parole ❤️
Un pomeriggio di fili intrecciati, creatività e sorrisi proprio nella nostra Prato, città simbolo del tessile.
Grazie a chi da quest’estate crede in noi e in questo progetto: ci stiamo mettendo davvero cuore e anima ❤️
Benedetta e Sara di Nido Artistico. #merendinoartistico #ecolab #artigianato #riciclocreativo #Prato
É ancora un work in progress però questo è l’albero che ha comprato mia mamma quando sono nata. Lo chiama “albero rosa” e non è mai mancato a casa l’albero dedicato a me. È addobbato con palline handmade.
Quando sento di aver bisogno di staccare vengo al sentiero della Vaccheria di Caserta…nonostante abbia luoghi più vicini (esempio il parco della reggia) nel verde in cui andare, non so perché ma sento la tentazione di venire qui… è un sentiero abbastanza frequentato ma non caotico, è semplice però ti impegna, e ti circonda di bellezza…Quando vengo qui mi sento subito meglio In foto la veduta di S.Leucio
anche a scuola da noi c'è stato l'emporio solidale