Appena passate in biblioteca ed è arrivato il prestito interbibliotecario che avevo richiesto, cercando un libro citato da @MartinaNoor 😊 Avere tante biblioteche in rete, sparse per tutta la provincia, è un servizio molto utile che permette di trovare quasi sempre il titolo che si sta cercando e riceverlo nella propria biblioteca di riferimento. C'è qualche biblioteca che non aderisce, tra cui il capoluogo di Provincia 😅, ma nel complesso è davvero efficiente.
Questa calamita a forma di Mini la conservo da quando sono piccolina. Racchiude in sé un ricordo d'infanzia che al solo pensarci mi fa ancora emozionare.🚗
Era una bella domenica pomeriggio e mio padre mi aveva portato al cinema a vedere Koda fratello orso (che piantino che mi fa ancora fare, quel meraviglioso cartone animato!). In sala eravamo solo in quattro: io e mio papà e un'altra bimba con il suo papà. Scambiando qualche chiacchiera, abbiamo scoperto di chiamarci con lo stesso nome (in quegli anni, non era così comune). Quante probabilità c'erano? È stato davvero sorprendente. Al ritorno, su un mercatino dell'usato abbiamo incontrato un amico di papà che mi ha dolcemente regalato questa calamita. La mini era una macchina per la quale provavo simpatia, fu una bella coincidenza. La calamita non funziona, eppure la conservo sul mio comodino come portafortuna e come ricordo di una meravigliosa giornata.
Che storia dolcissima 💛 Si sente davvero tutto il calore di quel ricordo: la magia di una domenica semplice ma speciale, la sorpresa di trovare un'altra bimba con il tuo stesso nome, l'emozione del film, quel gesto gentile al mercatino… Sono quei momenti che restano impressi senza bisogno di essere grandi o eclatanti.
Le mille vite dello zaino che mi accompagna dalle superiori, o forse addirittura dall'ultimo anno di medie, ha circa 20 anni e inizia a dimostrarli..(avrà presto bisogno di un intervento di recupero degli spallacci) ma è perfetto per ogni occasione: ha trasportato libri, é stato bagaglio a mano, ora è praticamente la mia borsa quotidiana perché contiene perfettamente tutto ciò che mi serve per il lavoro(andando in bici é molto pratico) ma è stato utile anche nelle piccole gite prima con gli amici poi con i bambini. Avrebbe tante storie da raccontare e non ha paura di niente …come si vede in foto neanche di attraversare la città dopo la pioggia se io mi scordo di rimontare i parafanghi dopo aver sistemato la bici 🫠 insostituibile!!!
🎄 10 Dicembre – La forza delle cose che restano
Ci sono oggetti che non scegliamo solo per il loro uso, ma per ciò che raccontano. Oggi voglio condividere la storia di tre oggetti per me speciali: un braccialetto, una collana e un paio di orecchini che mia nonna mi ha regalato durante uno dei suoi viaggi in Terra Santa.
Non sono solo gioielli: sono un pezzo di lei, del suo modo di vedere il mondo e della sua capacità di portare a casa ricordi che parlano. Ogni volta che li indosso mi ricordano la sua forza, la sua dolcezza e la sua curiosità inesauribile. Sono diventati per me un simbolo di legami che durano nel tempo – più preziosi di qualunque materiale.
Prolungare la vita delle cose (e dei ricordi che custodiscono) è uno dei gesti più semplici e potenti per vivere con consapevolezza. Alcuni oggetti non sono solo oggetti: sono eredità emotive.
📸 Foto alla fine del post per completare l’attività.
Tra gli oggetti a me più cari e che fanno parte della mia vita da molto ci sono sicuramente i pianoforti: Foto 1: il "vecchietto", un pianoforte di inizio '900 -forse anche fino '800, che era stato lasciato su un giroscale da una signora che i miei genitori, quando avevo circa 8-10 anno, hanno preso e fatto sistemare per bene. Essendo rimasto nella casa dei miei, un paio di anni fa abbiamo deciso di donarlo a un altro appassionato (purtroppo fatica a tenere l'accordatura e per me che oramai canto più che suonare era un problema averlo accordato mezzo tono sotto) Foto 2: il pianoforte di casa nostra, era del papà di mio marito, lasciato inutilizzato per tanti anni ma per fortuna di buona qualità, quindi è bastato poco per farlo tornare in forma 🤩 Spero di trasmettere la passione per la Musoca anche ai piccoli cosi questo strumento avrà ancora una lunga vita! 🩷🎶
Viva la Musica!
Selfie in ascensore (di un paio di mesi fa però) con maglietta e giacca donate da un'amica, pantaloni prestati da un'altra… uno swap per modo di dire perché in quell'occasione ho preso senza dare nulla, ma alla prima opportunità restituirò il favore donando quello che io non uso più
La mia idea di Natale, un tempo? Un sobrio presepe in miniatura, tutto qui. Poi sono arrivate le nozze e, con loro, l'impatto di un gigante verde finto. Ricordo ancora la “missione Abete Perfetto”: cinque viaggi. Sì, cinque. Ma ne è valsa la pena, perché un albero così grande meritava un'anima. La rivoluzione è stata opera di mia moglie, la vera artista di casa. È scattata una dolcissima tradizione: ogni anno, lei crea un ornamento fatto a mano, unico e pieno di cuore. Non sono semplici addobbi; sono capsule del tempo. Ogni volta che li appendiamo, riviviamo un Natale passato, un pezzo della nostra storia appeso ai rami. Oggi, il nostro albero è il fulcro delle festività e il manifesto del nostro amore e della nostra creatività. Certo, dopo tutti questi anni è un po' sfoltito e ha perso qualche ago (pur essendo di plastica!), ma ne abbiamo ammortizzato l'impatto ambientale e ha più storia di un cimelio. È un po' come me: un “classico” che ha qualche anno e qualche capello in meno ma siamo entrambi qui, ricchi di ricordi più che mai, grazie a questa tradizione che resiste al tempo.
Non ci sono ricette tipiche casertane, noi ovviamente le prendiamo da Napoli. Ecco qui i miei struffoli, che io preparo un po' diversamente da quelli tradizionali: i miei sono più grandi e morbidi, i classici invece sono piccoli e "spaccadenti" 😅
🩷🩷🩷
Originaria della zona di Assisi, Spello e Foligno, la Rocciata non è solo un dolce, ma un viaggio nel tempo. Simile allo strudel trentino, il suo ripieno celebra gli ingredienti tipici dell’Umbria: mele, noci, uvetta, pinoli e cannella, avvolti in una sfoglia sottile e croccante. Perfetta per le festività autunnali e natalizie precedendo la diffusione del panettone! Recentemente, la Rocciata ha raggiunto un traguardo storico a Foligno, dove l’Accademia Italiana della Cucina (AIC) ne ha ufficializzato e tutelato la ricetta, riconoscendola come simbolo della tradizione culinaria umbra. Questo dolce ha radici antichissime: si parla di una storia di tremila anni! La sua forma arrotolata evoca l'Uroboro, il serpente che si morde la coda, simbolo del tempo che ritorna. Studi collegano la Rocciata a un dolce descritto da Catone il Censore nel 160 a.C., confermando il suo profondo legame con la storia alimentare locale. Dalla memoria popolare a icona tutelata, la Rocciata è una delizia da assaggiare! Vuoi conoscere la ricetta ufficiale della Rocciata riconosciuta dall'AIC? Ecco il link: https://www.umbria.camcom.it/la-camera/comunicati-stampa/la-rocciata-di-foligno-il-dolce-della-tradizione-entra-ufficialmente-nella-storia-della-gastronomia La foto del post è dello scorso anno perchè non sono riuscito ancora a farla! Appena pronta condividerò la foto…
Non ho dubbi: questa bambola è l'oggetto che dura nel tempo, da taaaanto tempo. Ero una bimbetta quando la mia bis-nonna Menta ce la regalò. Piacque subito anche a mia madre che la teneva in camera, le lavava il vestito e talvolta lo rammendava. Non è di gomma, non so dire di che materiale sia. Ha accompagnato tanti momenti a casa nostra. Quando è nata? Senz'altro nei primi anni del 900. Ora l'ho portata a casa e mi osserva dal mio comò in camera. E' un bellissimo ricordo!
Mi è difficile scegliere un solo oggetto perché non butto via niente😂 ho scelto il mio fedele zaino da montagna che uso anche come bagaglio a mano in aereo. L'ho preso ormai qualche anno fa (mi sembra nel periodo del covid) e lo terrò ancora per molto perché è comodissimo e resistente
Questo cestino da ricamo a cui sono molto affezionata mi accompagna da quando ero bambina.
Mia nonna mi insegnò a ricamare quando andavo alle elementari e questo è stato il mio primo e unico compagno di lavoretti.
Ho un mobiletto più grande dove tengo fili, stoffe e altro materiale utile, mentre in questo tengo un set base, anche per il rammendo e di volta in volta il sacchettino con i colori del ricamo del momento.
Anche adesso che mia nonna non c'è più, il cestino conserva i ricordi di tanti momenti passati insieme e mi accompagnerà per sempre.
Grazie come sempre per le importanti riflessioni che ci proponi! E anche per gli articoli per approfondire
di fronte a queste devastazioni mi schiaccia l'impotenza