Oggi cosa ho fatto in cucina? Tagliatelle alla chitarra! Era un desiderio che covavo da un po di tempo e finalmente mi sono lanciato nella preparazione. Per l'impasto, ho voluto solo il meglio, unendo due farine biologiche: metà di Grano Duro Senatore Cappelli, metà di Farro e infine le uova delle mie galline. E il sugo? Funghi raccolti personalmente nel mio bosco e qualche fetta di melanzana grigliata del mio orto, entrambi congelati ma che stavano aspettando il momento giusto per essere utilizzati. A completare questa sinfonia di terra, ho aggiunto un porro, e se siete curiosi se tritato finemente oppure no, vi dico che l'ho fatto a rondelle e che si è sciolto come il burro. Infine, un generoso filo di olio extra vergine d'oliva di alta qualità (il mio) e un pizzico di sale per esaltare il tutto. Cosa serviva altro? Assolutamente niente! Il verdetto? Perfino il mio accanito critico culinario ha capitolato al primo boccone. Il suo commento iniziale, tuttavia, è stato inequivocabile, prima di assaggiarle e vedendole nel piatto: "Per me poche! Solo due!"
Oggi cosa ho fatto in cucina? Tagliatelle alla chitarra! Era un desiderio che covavo da un po di tempo e finalmente mi sono lanciato nella preparazione. Per l'impasto, ho voluto solo il meglio, unendo due farine biologiche: metà di Grano Duro Senatore Cappelli, metà di Farro e infine le uova delle mie galline. E il sugo? Funghi raccolti personalmente nel mio bosco e qualche fetta di melanzana grigliata del mio orto, entrambi congelati ma che stavano aspettando il momento giusto per essere utilizzati. A completare questa sinfonia di terra, ho aggiunto un porro, e se siete curiosi se tritato finemente oppure no, vi dico che l'ho fatto a rondelle e che si è sciolto come il burro. Infine, un generoso filo di olio extra vergine d'oliva di alta qualità (il mio) e un pizzico di sale per esaltare il tutto. Cosa serviva altro? Assolutamente niente! Il verdetto? Perfino il mio accanito critico culinario ha capitolato al primo boccone. Il suo commento iniziale, tuttavia, è stato inequivocabile, prima di assaggiarle e vedendole nel piatto: "Per me poche! Solo due!"