Mehndi/henna/henne. Un'arte che amo molto ma che porta con se rischi se fatta con ingredienti non naturali.
Prima cosa, disclaimer. Io lo chiamo mehndi, usando la parola in hindi/urdu. Nel mondo arabo si chiama henna. Henné è una parola italiana.
Più studio l'henné per la decorazione della pelle e più acquisto consapevolezza degli ingredienti. Domenica sono andata ad un pomeriggio di pratica e mi sono fatta fare una decorazione da una henna artist che prepara l'impasto con consapevolezza: solo lawsonia inermis in polvere, zucchero, acqua e olio essenziale. Altre artiste possono aggiungere il succo di limone alla lori ricetta.
Tutto il resto è altamente nocivo.
Per prima cosa c'è il pericolosissimo black henna, l'henné nero, molto diffuso in Marocco. Questo tipo di impasto contiene picramato ingrediente nocivo che può causare ustioni ed è carcerogeno.
Ricordiamoci che l'henné vero è SOLO rosso. (Si, lo so che voi usate la tinta della Saponaria che si chiama henné, ma fidatevi che quella non è henné ma un misto di erbe tintorie).
L'henne dei coni pronti è spesso addizionato con coloranti che rendono il rosso vivace all'istante. In realtà, il rosso è dato dall'ossidazione del lawsone (molecola rilasciata dalla lawsonia inermis) a contatto con l'olio essenziale. Insomma, c'è chimica si, ma naturale. I coni con colore istantaneo contengono spesso coloranti allergizzanti. Potrebbero non causare reazione immediata ma creare allergie cutanee nel tempo. Contengono PPD, per l'appunto.
Come riconoscere un cono naturale e di chi fidarsi per l'henné? Di sicuro non bisogna fidarsi dei coni con colori sgargianti. Sono prodotti industrialmente e vengono conservati a temperatura ambiente. Infatti, la domanda da fare all'henna artist è "come conservi i tuoi coni?". L'unica risposta plausibile per un cono naturale è il freezer.
Una seconda caratteristica è il colore che aumenta gradualmente di intensità (vi lascio la foto del mehndi che mi sono fatta fare domenica come riferimento).
L'henné è una pratica bellissima, piena di significati e altamente connessa con la natura. Va fatta con consapevolezza e senza esporsi a rischi.
Vi lascio anche qualche link di approfondimento da fonti serie.
Rischi dell'henne nero:
https://www.britishskinfoundation.org.uk/the-dangers-of-black-henna-temporary-tattoos
https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC1920722/
Allergia al PPD, in questo caso nelle tinte per capelli:
https://dermnetnz.org/topics/allergy-to-paraphenylenediamine
8 clappers
vale011:
Post chiarissimo che davvero prezioso, grazie per aver condiviso informazioni così importanti 🌿
Spesso il mehdni viene banalizzato come semplice decorazione, mentre è una pratica profonda che richiede conoscenza, rispetto e responsabilità. Hai spiegato benissimo la differenza tra henné naturale e prodotti pericolosi come il black henna, che purtroppo è ancora troppo diffuso e sottovalutato.
a long while ago
CAROTA:
bellissimo grazie per tutte le info
a long while ago
ValevalinaPenzoloni:
Grazie! Quindi posso continuare ad usare le erbe tintorie di La Saponaria giusto?!
Per l'arte henna ricordo di aver avuto la possibilità di farmi decorare le mani in Yemen, è stata davvero una bella esperienza di condivisione e contatto 💚
Post chiarissimo che davvero prezioso, grazie per aver condiviso informazioni così importanti 🌿 Spesso il mehdni viene banalizzato come semplice decorazione, mentre è una pratica profonda che richiede conoscenza, rispetto e responsabilità. Hai spiegato benissimo la differenza tra henné naturale e prodotti pericolosi come il black henna, che purtroppo è ancora troppo diffuso e sottovalutato.
a long while agoGrazie! Quindi posso continuare ad usare le erbe tintorie di La Saponaria giusto?!
Per l'arte henna ricordo di aver avuto la possibilità di farmi decorare le mani in Yemen, è stata davvero una bella esperienza di condivisione e contatto 💚
a long while ago