Quello delle fibre tessili, soprattutto del fast fashion, è un campo minato per l'ambiente. Ormai compro solo più l'intimo, soprattutto di cotone, e per il resto mi oriento sugli indumenti di seconda mano o non compro proprio, riutilizzo quello che ho già finché dura. Nel mare delle nuove fibre mi sembra interessante, oltre al cotone di produzione biologica, la fibra Tencel, ricavata da legno soprattutto di faggio, di foreste non sfruttate e certificate. La questione della certificazione è molto delicata, non sempre è così facile reperire tutti i dati. Il Tencel comunque impiega meno acqua e risulta complessivamente più sostenibile del cotone: ha anche un altro prezzo...