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SilviaBLaScimmia
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La mia curiosità sull'Ecuador

☞ ᗩᒪᗷᗴᖇO ᗪI ᑕᕼIᑎᗩ, ᗩᒪᗷᗴᖇO ᑎᗩᘔIOᑎᗩᒪᗴ ᗪᗴᒪᒪ'ᗴᑕᑌᗩᗪOᖇ

Ho scoperto che l’albero nazionale dell'Ecuador (anche del Perù, vegetando nelle basse e medie elevazioni delle Ande in Sud America) è l’albero di china, scientificamente 𝘾𝙞𝙣𝙘𝙝𝙤𝙣𝙖, localmente chiamato 𝙘𝙝𝙞𝙣𝙘𝙝𝙤𝙣𝙖 se scritto all’italiana, in quanto il fonema “ch” in Ecuadoriano corrisponde, nella lingua scritta, a “qu”: quindi meglio scrivere 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐚, direi. Questa pianta vanta varie proprietà, tutte molto importanti!

𝙰𝚙𝚙𝚛𝚘𝚏𝚘𝚗𝚍𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚞𝚗 𝚙𝚘’, 𝚟𝚒 𝚟𝚊? 🤓

Partiamo dal nome: pare che la denominazione di questa specie arborea le sia stata attribuita dal noto botanico svedese Carl Nilsson Linnaeus (poi Carl von Linné – per noi italiani Carlo Linneo e sí, sono la stessa persona 😆), che prese lo spunto dalla contessa di Chinchon. Secondo una leggenda, questa nobildonna promosse l'uso della corteccia medicinale dell’albero dopo che fu curata con successo per la malaria nel 1630. Il nome scientifico fu poi modificato da Chinchona a Cinchona.

Leggiamo “malaria” e infatti ci viene subito in mente la 🄲🄷🄸🄽🄰 (𝐪𝐮𝐢𝐧𝐚 in lingua locale), che non è la Cina scritta in Inglese (battuta veramente idiota, scusate 🤭) bensí qualcosa di cui abbiamo sicuramente sentito parlare in relazione al famosissimo chinino! 🤓

Pare addirittura che i nativi Quechua, dell’attuale Perù, usassero la corteccia degli alberi di china per trattare l'ipotermia e la febbre (stupefacente, due patologie opposte trattate con lo stesso sistema! 😃)

Onore al merito dei missionari gesuiti (come sempre, o gesuiti o benedettini ❤) perché molto probabilmente furono loro a trapiantare alberi di china in altri Paesi, dopo averne raccolto la corteccia in Perù e promosso il suo uso. Tant'è vero che "corteccia del gesuita" è uno dei molti modi in cui viene chiamata la china nelle tante culture che la utilizzano, e che la definiscono chinchona, chinino, corteccia peruviana, albero della febbre, kinakina…

La corteccia, in passato, veniva usata anche per il trattamento del battito cardiaco irregolare (aritmia), grazie alla chinidina, da somministrarsi però sotto stretta supervisione medica (anche i rimedi naturali possono dare complicanze!).

Oltre all'uso medicinale, la corteccia di china è impiegata anche nella produzione di liquori e per aromatizzare bevande toniche. 

Le specie di china sono tutte sempreverdi, con foglie verde scuro, e variano come piccoli arbusti o alberi, fino a 15 m di altezza. I fiori possono essere bianchi, rossi o rosa a seconda della specie. La parte più utilizzata è quella della corteccia dell'albero, strappata dall'albero, essiccata, ridotta in polvere o cannuli. 

Il principio attivo contro la malaria, l’alcaloide chinino, fu isolato all’inizio dell’Ottocento, spingendo ulteriori coltivazioni di alberi oltre alla Cinchona officinalis, specialmente C. ledgeriana e C. succirubra. Oggi alcuni ceppi di malaria sono diventati resistenti al chinino sintetico, elaborato nel 1940, il che ha suscitato un rinnovato interesse nell’approvvigionamento di chinino naturale…

Concludo con un’ultima curiosità sull'Ecuador: 𝑙𝑎 𝐶𝑖𝑛𝑐ℎ𝑜𝑛𝑎 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑖𝑟𝑢𝑏𝑟𝑎 𝑃𝑎𝑣𝑜𝑛, conosciuta come china rossa, cresce spontaneamente nella zona di Quito 🙂🙂🙂

ape
ape
ape
  9 clappers
vale011:

Molto interessante, non ne sapevo assolutamente nulla

a long while ago
CAROTA: grazie mille, molto interessante a long while ago