La mia #greenhero non è un'influencer. Non ha un blog, né un account instagram o Youtube, né sta sui social in generale a mostrare ogni giorno quello che fa.
Ed è mia madre.
Mamma è nata nel secondo dopoguerra, in una famiglia che, come tante, non era in condizioni economiche particolarmente felici. Femmina in un contesto in cui i riguardi erano solo per i maschi, orfana di madre perché è venuta a mancare quando lei era adolescente, non le fu data la possibilità di conseguire un'istruzione completa.
Eppure se penso al riciclo, al riuso, alla creatività e al non-spreco, posso pensare solo a lei.
Vestiti? Lei usava quelli che le regalavano le zie, le amiche, le parenti di mio padre, e io sono cresciuta indossando gli abiti smessi di mio fratello maggiore - ho anticipato la moda unisex di qualche decennio io. 😂 E quando non erano più in condizioni di essere usati, ago e filo e si trasformavano in qualcos'altro: un vestitino per le mie (poche) bambole, paraspifferi, tendine arrangiate per il pollaio, stracci per pulire.
Lenzuola strappate? Ecco che diventano tovaglie, tovagliette e tovaglioli per tutti i giorni, che tanto gli ospiti li abbiamo solo per le feste (e quest'anno, nemmeno per quelle).
Ventilatore rotto? Le griglie in giardino a fare da portavasi e la ventola colorata con lo smalto e piantata nella terra, a mo' di girandola che dà colore e segnavento.
Compostiera? Un vecchio barile inutilizzabile, un po' d'impegno e via che ci si butta dentro l'organico di casa, per creare il compost da riutilizzare a km0 per i fiori e l'orticello.
Potrei fare altri mille esempi come questi, credo non esista un solo angolo in casa (e neanche fuori) in cui il suo zampino da "riciclatrice" non si noti almeno un po'. Certo, a volte il sistema è rodato e funziona a meraviglia, altre volte procede a tentativi e i risultati non sono granché, i tempi sono cambiati e grazie alla tecnologia ora può trovare nuove idee ed essere più consapevole anche di questioni prettamente ecologiche, ma ciò che ammiro di mia madre è l'inclinazione a non dare nulla per scontato e la consapevolezza che molti oggetti, anche banali, possano essere utilizzati di nuovo oppure in maniere per cui inizialmente non erano stati concepiti.
Io sono molto più imbranati di lei a livello pratico, ma mi fa piacere pensare di aver ereditato la sua capacità di percepire il valore, e non solo il prezzo, di ciò che mi circonda. Cerco di non cadere preda dell'inutile consumismo, non acquisto cose se non ne ho davvero la necessità, mi informo e mi aggiorno continuamente per comprendere cosa sta accadendo e come posso fare la mia parte per migliorare e migliorarmi, guardo gli oggetti e le situazioni da diverse prospettive perché ho imparato che non esiste un senso unico, ma possono esserci mille direzioni nascoste giusto dietro l'angolo, a cui basta dedicare la giusta attenzione per scoprire dettagli a cui non avremmo mai pensato.
Nella vita non esiste mai una sola strada.
46 clappers
Quokka:
Grazie per aver condiviso la tua storia!! È bellissima e mi trovi completamente d'accordo sul modo di porsi a ciò che ci circonda!! Un abbraccio a te e alla mamma😊
4 years ago
MAURICE:
.... un grandissimo applauso alla 'semplicità' di azioni quotidiane (e a chi le testimonia) che nascono da una complessità di forme di amore e rispetto...x se e per il mondo!
4 years ago
Grazie a te, @Quokka. 🤗
4 years ago