Non avendo ancora avuto l'opportunità di ammirare l'aurora boreale di persona, ho deciso di immergermi nel mondo affascinante dei suoi miti e delle sue leggende. Tutte le storie erano belle e stimolanti, ma, come spesso accade quando si cerca, ho trovato qualcosa di inaspettato: il primo resoconto storicamente accurato e non mitologico dell'Aurora Boreale.
Si tratta del "King's Mirror" (Kongespeil), un codice etico norvegese risalente al 1250 circa.
A differenza delle credenze superstiziose dell'Europa centrale, questo testo, estremamente sobrio e concreto, descrive le aurore come fenomeni naturali (ancora inspiegati) chiamandole Nordurljos (Luci del Nord). La descrizione è vivida:
«… appare come la fiamma di un fuoco intenso visto da lontano. Strali appuntiti di disuguale e variabilissima grandezza dardeggiano verso l'alto nell'aria, così che ora l'uno ora l'altro è il più alto, e la luce ondeggia come una vampata splendente… e talvolta sembra sprigionare scintille come un ferro incandescente estratto dalla forgia. Come la notte termina e si avvicina l'alba, incomincia a impallidire e scompare quando prorompe il giorno… Noi non sappiamo nulla della natura delle Luci del Nord, ma l'uomo saggio propone idee e semplici congetture, e crede solo in ciò che è comune e probabile (e qui seguono una serie di teorie basate sul fatto che le luci del nord sono più comuni in alcuni luoghi che in altri)..». Tratto da:
https://ilcrepuscolo.altervista.org/
Foto: https://travel.thewom.it/content/uploads/sites/4/2021/11/GettyImages-1278376286.jpg
Non avendo ancora avuto l'opportunità di ammirare l'aurora boreale di persona, ho deciso di immergermi nel mondo affascinante dei suoi miti e delle sue leggende. Tutte le storie erano belle e stimolanti, ma, come spesso accade quando si cerca, ho trovato qualcosa di inaspettato: il primo resoconto storicamente accurato e non mitologico dell'Aurora Boreale. Si tratta del "King's Mirror" (Kongespeil), un codice etico norvegese risalente al 1250 circa. A differenza delle credenze superstiziose dell'Europa centrale, questo testo, estremamente sobrio e concreto, descrive le aurore come fenomeni naturali (ancora inspiegati) chiamandole Nordurljos (Luci del Nord). La descrizione è vivida: «… appare come la fiamma di un fuoco intenso visto da lontano. Strali appuntiti di disuguale e variabilissima grandezza dardeggiano verso l'alto nell'aria, così che ora l'uno ora l'altro è il più alto, e la luce ondeggia come una vampata splendente… e talvolta sembra sprigionare scintille come un ferro incandescente estratto dalla forgia. Come la notte termina e si avvicina l'alba, incomincia a impallidire e scompare quando prorompe il giorno… Noi non sappiamo nulla della natura delle Luci del Nord, ma l'uomo saggio propone idee e semplici congetture, e crede solo in ciò che è comune e probabile (e qui seguono una serie di teorie basate sul fatto che le luci del nord sono più comuni in alcuni luoghi che in altri)..». Tratto da: https://ilcrepuscolo.altervista.org/ Foto: https://travel.thewom.it/content/uploads/sites/4/2021/11/GettyImages-1278376286.jpg