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back to the jungle
Orso RDF
· Ape rank 7
Italy · Italy
Back to the jungle
Ho una storia da raccontare

Cerco di comprare prevalentemente libri usati, oltre a dargli una seconda possibilità nella mia libreria per non farli finire al macero,credo abbiano in loro fascino…. chissà cosa avrà pensato chi li ha letti prima di me e perché sono finiti li….

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  27 clappers
Maggie Monkey:

Stesso motivo per cui anche io prediligo l'acquisto di libri usati, sia nelle librerie sia online. La sostenibilità del riutilizzo (trattasi infatti sempre di carta tagliata dagli alberi che percorre centinaia o migliaia di chilometri) e il fascino della loro storia; a volte si trovano annotazioni, dediche e sottolineature dei precedenti lettori! Molto affascinante

3 years ago
Nadyuu:

Uno degli acquisti migliori che abbia fatto è “I miti greci” di Robert Graves: copertina rigida rivestita e segnalibro a tre euro. Un tascabile nuovo costa sei volte di più ed è resistente la metà.

3 years ago
Orso RDF:

Si concordo con te, anch’io ho trovato molte “perle” nel corso degli anni, non dimenticherò mai quando mi sono trovato in mano a mille lire la prima edizione di “se questo è un uomo” di Primo Levi del 1947

3 years ago
Nadyuu:

Oro colato, sia dal punto di vista emotivo sia dal più banale lato economico.

3 years ago
katia: Sono d'accordissimo con voi, mi preoccupano i libri scolastici non più riutilizzabili, ne ho una bella quantità a casa, datemi un consiglio, cosa potrei farne? 3 years ago
Orso RDF:

Ciao Katia, io a suo tempo li regalai ad una ragazza che li usava per farne “sculture “ che vendeva nei mercatini estivi.

3 years ago
Nemida:

@katia, esistono molti luoghi dove puoi provare a proporre i libri di testo usati, c'è anche il sito della Coop (Libro che vuoi tu, mi pare, o qualcosa di simile), oppure in molte città ci sono associazioni che li valutano e li rivendono.

Il problema maggiore è che quei furboni delle case editrici pubblicano spesso gli stessi libri ma in edizioni diverse, e talvolta le scuole non accettano quelle vecchie, che quindi risultano invendibili… ma prova a cercare, in tutte le città dovrebbero esserci posti in cui almeno portarli.

3 years ago
Nadyuu:

Il tema delle case editrici scolastiche è molto delicate. Se si guarda dalla parte del genitore o anche dell’insegnante che deve star dietro alle nuove edizioni, li puoi considerate dei “furboni”. Se lo vedi dal punto di vista delle case editrici spesso sul lastrico, è l’unico modo (che hanno trovato finora) per sopravvivere. Ce ne sarebbero altri, ma ci vuole un’apertura mentale che spesso ci manca.

3 years ago
katia: Orso RDF wow sculture!! mi hai incuriosita 3 years ago
katia: Nemida infatti i libri di mio figlio sono tutti invendibili, ma vorrei poterli donare lo stesso, sono troppi, mi sembra un grande spreco!! 3 years ago
katia: Nadyuu è vero, hai ragione!! 3 years ago
Nemida:

@Nadyuu Scusa se ti rispondo ora, ho visto solo adesso il messaggio.

Io con case editrici ho lavorato per anni, e usano questo metodo da parecchio tempo. La crisi in cui versano è annosa, non è attribuibile al Covid bensì al settore stesso che non si rinnova mai, sempre più asfittico e poco propenso cogliere le novità od osare verso l'innovazione (sia tecnologica che puramente mentale).

E in ogni modo, rifarsi delle perdite sui clienti e non invece cercando di cambiare la politica editoriale generale a me non sembra intelligente. 🤷🏻‍♀️ Io acquirente posso accettare di farmi "pelare" una volta, ma alla seconda guarderò la casa editrice con molto più sospetto.

3 years ago
Nadyuu:

@Nemida hai perfettamente ragione, e se intendi “furboni” in questo senso hai ragione. Purtroppo, sebbene i mezzi intellettuali li abbiano, non si sono evoluti e hanno messo i bastoni tra le ruote a chi ci vuole provare. Ma credo che la storia stia cambiando anche per loro.

3 years ago